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Tetto ventilato

 

Il tetto ventilato è una soluzione costruttiva che risponde alle esigenze di un edificio in cui la zona del sottotetto è abitata e deve rispettare alcune piccole regole per esplettare correttamente la sua funzione

Per climi dove abbonda la neve si usano pendenze molto elevate, se la pendenza del tetto è maggiore del 176% (60°) la neve non si accumula.

Per climi mediamente piovosi e con modeste precipitazioni nevose si usano pendenze intorno al 35% (20°).

Per climi asciutti e con poche precipitazioni meteoriche sono utilizzate pendenze minori, ma comunque non inferiori al 30%.

Se la pendenza è inferiore a tali valori ottimali per il microclima in cui è posizionato l’edificio si possono verificare infiltrazioni causate da accumolo di neve, pioggia battente e/o temporali.

Il tetto a falde è costituito generalmente da 6 strati funzionali che contribuiscono al corretto funzionamento dell’intera copertura.

  • Il manto di copertura;

  • L’impermeabilizzazione;

  • La ventilazione;

  • L’isolamento;

  • La barriera al vapore;

  • La struttura portante.

A questi poi si possono aggiungere elementi funzionali quali le grondaie per il deflusso e la raccolta delle acque meteoriche, le finestre per l’illuminazione del sottotetto, ed i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, la linea vita per mettere in sicurezza gli operatori della manutenzione del tetto o delle strutture su du esso istallate.

  • Manto di copertura: è lo strato più esterno della copertura ed è l’elemento di tenuta contro le sollecitazioni chimiche, fisiche e meccaniche dell’ambiente esterno.

  • Impermeabilizzazione: ha la funzione di evitare infiltrazioni d'acqua che se raggiungessero lo strato isolante o la struttura portante potrebbero causare seri danni. Realizzato con l’ausilio di guaine impermeabili.

  • Strato di ventilazione: è posto immediatamente sotto il manto impermeabile ed è costituito da una intercapedine, che va dalla linea di gronda fino al colmo, in cui può fluire l’aria esterna.

  • Strato di isolamento termico: ha la funzione di aumentare la coibenza termica del tetto fino ai valori richiesti ed è costituito da una o più tipologie di pannelli di materiale isolante. 

  • La barriera a vapore: viene posato sotto lo strato isolante per limitare il passaggio del vapore prodotto nel sotto tetto nello strato isolante, il telo diffusore di vapore viene posato sopra lo strato di isolante per facilitare lo smaltimento del vapore eventualmente entrato nello strato isolante e come ulteriore protezione alla eventuale acqua proveniente dalla copertura

  • Struttura portante: ha la funzione di sostenere i carichi permanenti (il peso proprio più il peso della sovrastruttura), i sovraccarichi accidentali (agenti atmosferici quali neve, ghiaccio, vento e grandine) e l’eventuale presenza di attrezzature ed operai. Inoltre entro certi limiti deve resistere ad eventi eccezionali quali terremoti e forti tempeste.

    • La struttura può essere principalmente di due tipi ;

      • La funzione portante si esplica lungo l’intero piano della falda; rientrano in questa tipologia i solai di copertura latero-cementizi.

      • La funzione portante si esplica unicamente lungo delle linee o dei punti, cioè lungo travi orizzontali o verticali. In questo caso si tratta di solai a carpenteria lignea o metallica.

Questo tipo di copertura possiede diversi vantaggi:

  • L’inclinazione della falda consente in modo semplice e rapido di raccogliere e

       allontanare le acque meteoriche.

  • Si tratta di una tecnica costruttiva semplice ed intuitiva e la piccola manutenzione

       risulta semplice ed economica.

  • Il volume che si può ricavare sotto le falde, il cosiddetto sottotetto, è uno spazio

       aggiuntivo che può essere utilizzato

  • La sporgenza del tetto, costituita dal cornicione di gronda, assicura alla superficie della facciata dell’edificio un efficace riparo dalla pioggia, limitando così le spese di manutenzione.

Il tetto fa da manto di copertura per l’edificio e ne rappresenta la parte più esposta alle sollecitazioni termiche e metereologiche. Deve rispondere a svariati requisiti, quali: 

  • Basse dispersioni termiche invernali; 

  • Basso passaggio di calore d’estate ed elevata inerzia termica; 

  • Impermeabilità

  • Tenuta al vento ed impermeabilità all’aria; 

  • Veloce smaltimento della condensa invernale ed estiva; 

  • Alto potere fonoisolante; 

  • Adeguata resistenza meccanica; 

  • Attrezzabile, manutenibile ed ispezionabile.

Per quanto riguarda le dispersioni termiche il tetto è una parte molto importante dell’involucro dell’edificio, infatti, rappresenta mediamente il 25% delle dispersioni totali delle abitazioni nella stagione invernale, ed il maggior punto di accumolo di calore nella stagione estiva. Il tetto va quindi studiato con particolare attenzione e va progettato in base al clima ed alle specifiche esigenze. 

I tetti a falde possono avere le più disparate geometrie, però hanno in comune il fatto che essendo inclinati sfruttano la forza di gravità per attutire gli effetti degradanti degli agenti atmosferici.

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